L’intramontabile magia del Greenwich Village
visita Greenwich Village New York

Il quartiere di Greenwich Village a New York

Nessun viaggio a New York può dirsi completo senza aver trascorso almeno qualche ora al Greenwich Village.

Ci sono diversi monumenti, edifici e zone che costituiscono un must della visita alla Grande Mela, ma solo addentrandosi nelle strade del Village (è semplicemente così che i locali amano chiamare il loro quartiere) il visitatore di questa incredibile città può riuscire a dismettere i panni del turista e trascorrere un po’ di tempo come un vero newyorkese.

Una passeggiata in quest’affascinante zona dovrebbe prendere le mosse dal suo vero cuore vibrante: il Washington Square Park, forse il più amato fra tutti i parchi cittadini di New York.

Washington Square Arch

Paragonata ai quasi 3,5 km2 del Central Park, la superficie inferiore al mezzo chilometro quadrato di questo parco non riesce tuttavia a sminuire il suo significato per la cittadinanza dell’intera metropoli.

Ogni giorno, il Washington Square Park è popolato senza sosta da artisti, musicisti, giocatori di scacchi, poeti, studenti e semplici famiglie che sprigionano – nel loro confluire colorato e variegato – quella vitalità vivace e autentica che solo qui si riesce a respirare.

Sul versante settentrionale del parco si apre alla vista il Washington Square Arch, costruito nel 1892 per celebrare il centenario dell’insediamento di George Washington come Presidente degli Stati Uniti.Washington Square Arch Greenwich Village

Alto 23 metri – e costruito in marmo bianco reperito localmente – questo monumento si colloca al limite meridionale della celebre Fifth Avenue, ed è stato ispirato dall’Arco di Tito del Foro Romano.

Calcando oggi il suolo di questo parco non si arriverebbe mai a immaginare l’incredibile storia che precede lo scenario attuale.

Anticamente quest’area era un fertile terreno agricolo, circondato da boschi e solcato da un fiume pullulante di pesci, collocato decisamente all’esterno del più meridionale borgo settecentesco di New York.

Questa zona finì col risultare la più comoda a quei tempi per un utilizzo da fossa comune e così, a partire dal 1790, sono stati qui seppelliti oltre 20.000 corpi che ancora oggi riposano sotto i passi percorsi dai visitatori di passaggio.

Bedford e Grove Street

Oltrepassando questo spazio verde in direzione ovest, e tagliando la Sixth Avenue, si entra nel West Village delimitato più a nord dalla Greenwich Avenue.

Percorrendo queste strade con una cartina in mano, ci si rende perfettamente conto delle origini di quest’area come villaggio colonico staccato e separato dal resto della città.

visita West Village

Questo blocco di isolati si dispone infattiin direzione vistosamente obliqua, rispetto alla rigida griglia ortogonale che caratterizza il resto di Manhattan, dove le Avenues lambiscono i lati corti e le Streets quelli lunghi di ciascun rettangolo di questa enorme “scacchiera”.

greenwich village new york cityProprio mentre ci si trova in mezzo a questa trasgressione urbanistica del West Village, si raggiunge – a dieci minuti di cammino dal Washington Square Park – l’angolo fra Bedford e Grove Street, dove si trova un palazzo di cinque piani risalente al 1899.

In questo edificio è stato fittiziamente collocato uno degli appartamenti abitati dai sei amici che per dieci stagioni hanno intrattenuto i milioni di spettatori della fortunata serie televisiva americanaFriends”.

Malgrado gli interni di questa situation comedy siano stati girati negli studi californiani della Warner Bros, le innumerevoli riprese esterne realizzate qui fuori fanno oggi di questo incrocio stradale un affollato punto di incontro di devoti fan intenti ad assembrarsi e a scattarsi fotografie.

Lasciando invece il Washington Square Park dal suo angolo sud-orientale, in una decina di minuti si raggiunge Bleecker Street, una delle strade più leggendarie non solo del Village, ma dell’intera città di New York. Dall’epoca di una fattoria circondata da campi coltivati, ne è passata di acqua sotto i ponti.

I locali del Greenwich Village e la vita noturna

Oggi tutta l’anima del Village è qui raccolta e promana dai ristoranti, dai caffè, dai nightclub, dalle sale che offrono concerti dal vivo e dai negozi che proliferano lungo una strada che custodisce un retaggio leggendario sulla scena musicale: Bleecker Street è anche il titolo di una canzone di Simon & Garfunkel mentre Bob Dylan, Miles Davis e tanti altri si sono esibiti nei locali – un tempo fumosi – che punteggiano questa via.

Ancora oggi si varcano le soglie dei mitici Bitter End, Red Lion, e Terra Blues per godersi l’ascolto di musica dal vivo fra stuzzicanti piatti e bevande, ma senza più l’incomodo del fumo!

Anche la vicina MacDougal Street reca tracce di celebri passaggi del calibro di Jimi Hendrix e Bruce Springsteen.

“Ci vediamo stasera all’angolo fra la MacDougal e Bleecker Street” è un modo di darsi appuntamento ben depositato nella memoria collettiva dei newyorkesi.

San Remo Cafe

Proprio in quell’angolo sorgeva un tempo il San Remo Cafe, che fu ritrovo di impenitenti bohémienne dal 1925 al 1967 e che, tra la fine degli anni 50’ e i ’60, pullulava di scrittori e appassionati della Beat Generation a partire dai nomi più celebri di Allen Ginsberg, William S. Burroughs e Jack Kerouac.

San Remo Cafe MacDougal Street new york

Assieme ad artisti e intellettuali, era facile incontrare qui anche il drammaturgo Tennessee Williams, il poeta Dylan Thomas, il pittore Jackson Pollock o la fondatrice del Living Theatre, la prima compagnia teatrale sperimentale degli Stati Uniti: Judith Malina.

Nel 2013 la Greenwich Village Society for Historic Preservation ha collocato una targa commemorativa proprio al numero 93 di MacDougal Street, per illustrare la memoria di questo celebre ritrovo che per 42 anni è stato un vero centro di gravità culturale per New York e per tutto il Paese.

Comedy Cellar

Al tempo d’oggi è invece possibile varcare in questa strada la soglia del Comedy Cellar un comedy club ritenuto il migliore nel suo genere di tutti gli Stati Uniti.

Specializzato in stand up comedy e spettacoli affini,è anche arricchito dalla presenza di un ristorante al piano superiore – l’OliveTreeCafe– in cui è facile ritrovarsi seduti accanto agli artisti che qui si esibiscono.

Comedy Cellar Olive Tree greenwich village

Il legame fra cultura e spettacolo è comunque assicurato in tutto il Village, che pullula di piccoli teatri a volte perfino difficili da snidare in cui si realizzano le cosiddette produzioni Off-Broadway, in spazi cioè con meno di 500 posti a sedere e un minimo di 100.

Anche nel caso di un passaggio diurno in MacDougal Street, sarebbe comunque il caso di non perdere la gastronomia della zona in posticini come il Minetta Tavern, il Mermaid Oyster Bar, e il Mamoun’s Falafel.

Senza contare che una sosta presso Artichoke Pizza è destinata a lasciare un ricordo indelebile in tutti coloro che si troveranno ad addentare le fragrantissime fette delle monumentali pizze lì sfornate!

L’architettura e gli edifici nel Greenwich Village

Gli appassionati di architettura sono destinati a trovare ottimo pane per i loro denti girovagando per le strade del Village col naso in su, per la varietà di stili che queste strade propongono. Inoltrandosi nel West Village in direzione del Fiume Hudson, si raggiunge Perry Street.

Lo Stile Secondo Impero

Sollevando lo sguardo oltre la linea verde di questo viale alberato, si potrà osservare un trionfo dello Stile Secondo Impero in svariati edifici in mattoni dai tipici tetti mansardati alla francese coni loro incantevoli abbaini.

Raggiungendo la non troppo lontana Barrow Street, si può avere invece più di un saggio dello Stile Revival Georgiano, via via più popolare a partire dall’800.

manhattan Barrow Street

Fondato su di una intenzionale reviviscenza del Rinascimento Italiano, questo gusto si concentra spesso sulle porte di ingresso molto accentuate ed elaborate con pilastri, colonne ed altri elementi decorativi.

Lo Stile Federale nella Grove Street

Lo Stile Federale è invece rinvenibile lungo la quiete alberata della Grove Street, ma abbonda decisamente ovunque nel Village.

Questa tendenza architettonica raggiunse il suo apice negli Stati Uniti fra il 1785 e il 1815, fu coeva al neoclassicismo ma si caratterizza per delle facciate che usano più raramente pilastri o colonne, restando prevalentemente ispirate all’architettura romana antica di Pompei ed Ercolano.

Lo Stile Greek Revival

Meno diffuso – perché indirizzato alle élite sociali dell’epoca – è il cosiddetto Stile Greek Revival, anche definito Architettura neogreca.

Grove Street new york

In questo caso, il riferimento all’arte classica tipico del neoclassicismo realizza un focus proprio sull’arte greca, escludendo sia riferimenti di epoca prettamente romana sia reinterpretazioni più proprie del classicismo rinascimentale.

L’Architettura Italianeggiante del Greenwich Village

Il modello seguito in questa particolare declinazione di recupero del gusto classico si uniformò – in particolare negli Stati Uniti – al pensiero dell’architetto veneto Andrea Palladio (1508–1580) e se ne trovano vistosi esempi sul lato nord del Washington Square Park, verso il limite della Fifth Avenue, con uso di colonne che spaziano lungo gli stili dorico, ionico e corinzio.

Ai bordi meridionali del West Village, un particolare rione noto come Saint Luke’s Place offre invece mirabili esempi di Architettura Italianeggiante risalenti alla metà dell’800.

Pur essendo di stampo classicista, il modello qui elettivo è invece quello della villa toscana espressa dallo stile del Rinascimento Italiano.