Quanto è alla moda il Meatpacking District di Manhattan?
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Alla scoperta del Meatpacking District

Ritrovarsi a passeggiare per le strade del Meatpacking District, poco più a nord del Greenwich Village, significa gettarsi alla scoperta di una singolare zona affacciata sul Fiume Hudson oggi molto alla moda, tra le diverse declinazioni con cui New York riesce a sorprendere i propri visitatori.

Percorrendo queste strade lastricate di ciottoli è immediato il contatto con accattivanti negozi, la vista di eleganti hotel e la scoperta di raffinati ristoranti; ma il circostante paesaggio urbano è anche ricco di rimandi a ben diverse incarnazioni che questa piccola frazione di Manhattan ha avuto in passato, come suggerisce d’altra parte il suo nome.

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La storia di Meatpacking District

Meatpacking District nacque sotto il segno di una vocazione residenziale ai primi dell’800, ma cominciò a vivacizzarsi anche per la presenza di fiorenti mercati a partire dal 1840.

I primi furono innanzitutto movimentati dalle vicine fattorie con prodotti agricoli e latticini ma, col progredire delle tecniche di refrigerazione, a partire dal 1900 il quartiere si era già fortemente caratterizzato per la lavorazione delle carni raggiungendo in quello stesso anno il numero di 250 fra mattatoi e impianti di confezionamento.

National Biscuit Company

Intorno al 1930 gli stabilimenti del Meatpacking District occupavano il terzo posto negli Stati Uniti per volume di carni imballate e commercializzate; ma questa zona è rimasta celebre anche per la produzione di biscotti, da momento che qui ha avuto sede l’azienda alimentare Nabisco (National Biscuit Company) dal 1898 al 1959.

Oreo national biscuit companyQuesto dettaglio non è secondario, se si pensa che da questa fabbrica sono stati sfornati i leggendari biscotti Oreo (ancora oggi presenti sul mercato), iconicamente ben impressi in tutto il mondo per l’assemblaggio di due forme circolari (a base di farina oli vegetali e cacao) saldate da uno strato interno di crema alla vaniglia.

Con 490 miliardi di esemplari venduti complessivamente fino ad oggi, Oreo ha raggiunto il primato del biscotto più venduto di tutto il XX secolo.

Progredendo attraverso il ‘900, complessi fenomeni di ristrutturazione industriale resero obsoleti molti dei fiorenti impianti produttivi del settore alimentare dislocati nel Meatpacking District, con la conseguenza che fra il 1970 e il 1990 il quartiere decadde rapidamente in una cornice di club notturni, droga e prostituzione gestiti dalla criminalità organizzata.

Le case di alta moda

A partire dagli anni ’90, le sorti crepuscolari di questa zona sembrarono tuttavia improvvisamente invertirsi quando l’area entrò nel mirino di stilisti del calibro di Alexander McQueen, Moschino e Diane von Fürstenberg come sede dei nuovi negozi di queste case di alta moda.

Ancora oggi i celebri “abiti a vestaglia” della stilista belga si possono ritrovare nel suo ampio store che si affaccia in questo quartiere su Washington Street.

negozio di Diane von FürstenbergRicco di svariati accessori, e munito anche di servizio bar interno, il negozio della von Fürstenberg è tutto da esplorare; ma al momento giusto occorre non dimenticare che l’abito da provare in camerino va correttamente chiamato in quella sede “wrap dress”.

Questo processo di riqualificazione è avanzato di anno in anno, fino a quando nel 2003 l’area dell’antico Gansevoort Market(intorno all’omonima strada) è stata insignita del titolo di Distretto Storico dalla competente commissione amministrativa della città di New York.

Questa zona era già un fiorente mercato alla fine dell’800, quando gli agricoltori e gli allevatori di quei tempi animavano vivaci attività di scambio oggi documentate da preziose fotografie d’epoca.

Cosa fare e vedere a Meatpacking District

Lo sviluppo dell’edilizia fra il 1840 e il 1940 – in tutta la volubile architettura dei palazzi qui costruiti (fra destinazioni industriali, commerciali e residenziali) – ha dato un carattere distintivo a questi dintorni lungo tutto quell’arco di tempo, riflettendo il fiorente ruolo commerciale e finanziario che New York andava contemporaneamente assumendo.

Il risultato della riqualificazione odierna si traduce in una spiccata originalità che ostenta tipicamente stili dal retaggio industriale, ma eletti a una nuova forma di eleganza.

Sedersi qui in bar e ristoranti, per un drink o per assaggi nel più ampio assortimento immaginabile, significa infatti sperimentare un servizio di fascia alta declinato in una dimensione
casual-chic tutta peculiare al contesto.

Chelsea Market

A qualche isolato di distanza più a nord di Gansevoort Street si trova Chelsea Market, uno dei più straordinari mercati alimentari al mondo allestito proprio nel riqualificato ex stabilimento della National Biscuit Company dove la Nabisco produceva, oltre ai biscotti Oreo, anche gli altrettanto celebri cracker salati Ritz; e dove l’ambiente trasuda ancora la sua antica dimensione industriale attraverso scrostature stilistiche sulle pareti, vistose lampade, tubi a vista e squarci di passaggio attraverso muri di mattoni.

visitare Chelsea MarketCon un traffico di sei milioni di visitatori all’anno – accolti da una cinquantina fra negozi alimentari e ristoranti – qui si possono gustare prelibatezze di grande qualità che spaziano dalla tradizione americana a numerosissime cucine internazionali fra cui quelle thai, italiana, cinese, giapponese e messicana.

Non manca la possibilità di effettuare anche un interessante shopping non alimentare, e tutta l’area è continuamente movimentata dall’organizzazione di eventi.

Un locale molto alla moda dal 2004 – e vera calamita per chiunque in zona sia interessato a un’ampia selezione di cocktail o ad un’allettante lista di birre – è il Brass Monkey, dove anche pranzare o cenare finisce col rivelarsi un’esperienza molto stuzzicante.

Brass Monkey Meatpacking DistrictUn ampio spazio interno è raddoppiato dall’opzione in terrazza, con gli onnipresenti muri in mattoni che affiorano anche qui a testimoniare il retaggio industriale della zona e a cancellare ogni patema di dress-code, confermando ancora una volta che lo spirito più autentico del Meatpacking District è quello di abbattere ogni steccato fra le categorie del casual e dell’elegante.

Catch NYC

Anche nel caso del raffinato ristorante di pesce Catch NYC, un austero edificio storico in mattoni rossi si affaccia sulle tipiche strade acciottolate del quartiere; ma l’etichetta di abbigliamento qui prevista presenta qualche rigore in più.

Con due piani coperti, e la presenza di una terrazza, il posto è decisamente alla moda e molto apprezzato per la qualità del cibo e del servizio.

Whitney Museum of American Art

Ritornando a Gansevoort Street fin quasi a toccare il Fiume Hudson, non può mancare una visita al Whitney Museum of American Art – la più prestigiosa collezione permanente di arte figurativa moderna degli Stati Uniti dotata di oltre 25.000 articoli fra quadri, sculture, stampe, fotografie, film e svariati altri manufatti.

Fondato nel 1930, l’attuale sede è ospitata in un palazzo disegnato da Renzo Piano e aperto al pubblico dal 2015.

Una diversa infrastruttura del tutto peculiare a questo quartiere è costituita dalla High Line, il tratto oltre di due chilometri di una ferrovia dismessa risalente al 1934.

Trasformata in un parco pubblico urbano dall’insolito andamento lineare, questa passeggiata sopraelevata a nove metri dal livello stradale offre invidiabili spunti panoramici ad ampio raggio, ma anche inconsuete angolazioni degli edifici del quartiere.

Questo spazio verde è anche sede di mostre d’arte e installazioni sia temporanee che permanenti. L’intero tratto è accessibile senza oneri, si percorre in circa mezz’ora ed è oggi diventato uno dei parchi più amati di Manhattan.

Film e serie tv girate nel Meatpacking District

Girovagando per Meatpacking District può capitare anche di imbattersi in qualche “fantasma in libera uscita” da celebri film o serie tv americane. Tra la 9a Strada e la Hudson Street si affaccia un edificio di cinque piani a pianta triangolare risalente al 1849,più di una volta prediletto dai registi di Hollywood.

L’affascinante ma psicopatica Alex – personaggio femminile interpretato da Glenn Close nel thriller psicologico “Attrazione fatale” del 1987, con Michael Douglas – aveva proprio qui il suo appartamento.

sex and the city nella grande melaAnche alcune scene della storica serie tv “Law& Order” sono state girate nel Meatpacking District, ma non è un caso se Samantha, la più estroversa e spregiudicata delle quattro protagoniste di una delle più celebri serie di tutti i tempi – Sex and the City– si trasferisce a un certo punto del racconto in un costoso appartamento in stile loft ubicato proprio qui nel quartiere.

E quante sono le più o meno dichiarate fan di questa serie americana che si limiterebbero solo ad attraversare il Chelsea Market per raggiungere subito dopo il vicinissimo Buddakan?

Questo ristorante asiatico specializzato in cucina fusion offre una scenografia d’ambiente che ibrida suggerimenti estetici di saggezza e leggerezza orientali con lo sfarzo stravagante di una Parigi rinascimentale.

È proprio qui che Carrie – la vera protagonista e voce narrante di Sex and the City – organizza la sua cena di fidanzamento con il suo Mr. Big.

Si può annaffiare la cena con cinque varietà di raffinatissimi sake, ma è molto curata anche la carta dei vini, degli champagne e delle birre con una estesa selezione di distillati; ed è lecito continuare a bere fino a quando non si udiranno risuonare le voci delle indimenticabili quattro newyorkesi nel pronunciare le loro storiche battute tra scroscianti risate.