Cosa vedere a Seattle: Tutte le attrazioni principali
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Appostata nell’angolo nord-occidentale degli Stati Uniti d’America, la città di Seattle si affaccia sull’Oceano Pacifico, quasi ai confini col vicino Canada.

Prima di approfondire cosa vedere a Seattle è bene farsi un pò di cultura generale sulla città. Oltre ad essere, con i suoi più di 730.000 abitanti, la città più grande dello stato di Washington, lo è anche della più ampia regione geografica del Nord-Ovest Pacifico, che include anche l’altro stato USA dell’Oregon e la provincia canadese della British Columbia.

L’area costiera di Seattle è immersa all’interno di un profondo fiordo, in cui si alternano a breve distanza e, in tutte le direzioni, diversi scenari montuosi, alcune delle foreste più lussureggianti ed estese dell’intero Nordamerica e un complesso ambiente acquatico composto da serpeggianti insenature marine alternate a scenari lacustri.

Non è un caso se il consiglio unanimemente migliore resta quello di vivere il momento dell’incontro con Seattle salendo subito sulla cima del principale simbolo della città.

Space Needle

Lo Space Needle è una torre panoramica alta 184 metri ubicata in pieno centro, dalla cui rotonda fruibile a 360° si può godere della vita di uno dei più importanti skyline metropolitani d’America sullo sfondo di uno scenario naturale mozzafiato, magari insieme al conforto di un primo approccio alla raffinata gastronomia e mixology cittadina sedendo ai tavolini del panoramico Loupe Lounge.

cosa vedere a Seattle Space Needle

Elliot Bay a Seattle

Poco distante da qui  e sempre di fronte alla Elliot Bay, si apre un altro iconico luogo di Seattle: Il Pike Place Market. Risalente al 1907, si tratta del mercato agricolo statunitense più antico dell’intero Paese ad aver operato ininterrottamente fin dalla sua apertura.

Tutti i prodotti più freschi della zona convergono in questa sede, e se ne può provare la fragranza nei numerosi ristoranti che punteggiano quest’area.

visitare il Pike Place Market a Seattle

Quattro grandi mercati del pesce ricevono ogni giorno carichi di tonni, pesci spada, rane pescatrici, granchi, cozze e altre specie ittiche; e vige qui fra i venditori la storica consuetudine di lanciarsi pesci di grandi dimensioni da un banco all’altro per sbalordire clienti e turisti di passaggio.

Girovagando in Pike Place Market, si alternano continuamente i profumi dei fiori freschi, del pane appena sfornato e del pescato del giorno; ma in questi meandri meritano attenzione anche i negozi di abbigliamento e quelli di antiquariato, famosi per le notevoli opportunità di ritrovarsi di fronte a pregevoli oggetti d’arte.

Seguendo la direzione nord-occidentale della Elliot Bay, ci si imbatte in un sito davvero singolare in vista di una toccante esperienza esteticamente immersi va: Il Chihuli Garden and Glass.

Si tratta di una insolita sinergia fra un curato giardino cittadino e l’esposizione delle opere d’arte dell’artista americano Dale Chihuli, specializzatosi in manufatti in vetro e vetro soffiato.

Negli ambienti interni prevale l’effetto ipnotico di una luminescenza multicolore che promana nel buio da veri e propri monumenti in vetro assemblati tra fogge astratte, biomorfe e floreali.

Spettacolare e toccante è anche la commistione all’esterno di simili opere d’arte con fiori, arbusti e siepi sapientemente accostati ai manufatti artistici.

Tutta l’area del Waterfront sulla Elliot Bay è attualmente in fermento per una ristrutturazione della viabilità che mira a rimuovere il traffico presso l’immediato lungomare in favore di nuovi e articolati spazi verdi, con un programma complessivo che punta a concludersi nel 2025.

visitare il Waterfront sulla Elliot Bay

Intanto il forte legame che Seattle esprime fra metropoli e natura si manifesta in maniera sorprendente ancora in centro città.

Cosa vedere a Seattle: Amazon Spheres

Proprio ai piedi della sede principale di Amazon, la nota azienda leader mondiale del commercio elettronico, sono state inaugurate nel 2018 le Amazon Spheres: tre enormi cupole di vetro e acciaio alte dai tre ai quattro piani, concepite per offrire ambienti di incontro, fra ricreazione, riunioni di lavoro e pause pranzo, ai dipendenti dell’azienda.

visitare Amazon Spheres a Seattle

Questo complesso costituisce però anche un articolato giardino botanico, opportunamente attrezzato con raffinati impianti di climatizzazione e umidificazione, che ospita 40.000 diverse specie vegetali provenienti da 30 diversi Paesi del mondo.

Le tre cupole si stagliano all’esterno alla stregua di una vera e propria apparizione fantascientifica, visto che non si tratta esattamente di sfere ma di complesse espressioni di geometria solida denominate esacontaedri pentagonali, i cui numerosi e frastornanti spigoli sono sottolineati dalle barre d’acciaio di questa ardita architettura.

All’interno ci si sente totalmente immersi in distinte riproduzioni di foresta o di giungla, fra le cui fronde i più comodi e raffinati arredi compaiono con effetto quasi surreale. Per coloro che non sono dipendenti Amazon, esiste comunque la possibilità di una visita settimanale, con accesso anche a una mostra al piano terra.

Muovendosi dalle Amazon Spheres di nuovo in direzione di Elliot Bay si raggiunge, con una passeggiata di una ventina di minuti, il Molo 62: uno dei punti panoramici più incantevoli di Seattle al livello del mare.

Alle spalle incombe la maestosa schiera dei grattacieli del centro città che, in una bella giornata di sole, si fondono armonicamente con l’azzurro del cielo sfoggiando toni di blu e tonalità rosate; mentre si accendono luminosi riflessi dall’acciaio e dal vetro inondati di luce solare.

Mount Rainier

Volgendo lo sguardo verso il mare – nel quale ci si può pure inoltrare su di una lunga struttura galleggiante – l’occhio può spaziare entro un disarmante alternarsi di lingue di terra e d’acqua in cui avvistare diverse isole, il profilo delle Olympic Mountains a ovest prima dell’oceano, e la maestosa sagoma del Mount Rainier nell’entroterra verso sud-est.

Mount Rainier a Seattle

Questo imponente vulcano, alto più di 4.000 metri, è una delle più ambite mete turistiche a 95 km fuori città.

Fruibili con più vantaggio dalla posizione rialzata dello Space Needle, sul Molo 62 si aggiunge tuttavia – nella giornata più adatta – la straordinarietà di trovarsi sul pelo dell’acqua, e di poter poi volgere lo sguardo verso la linea costiera cittadina, scorgendo anche l’eccezionale Seattle Great Wheel, la grande ruota panoramica di 53 metri che incombe dal vicino Molo 57.

Gas Works Park

Risalendo più a nord nella città, il promontorio che si affaccia sull’ampia insenatura interna di Lake Union ospita il Gas Works Park.

Gas Works Park

Un tempo sede di un impianto industriale di gassificazione del carbone, l’imponente struttura di tubi, cilindri e fumaioli che si offre alla vista è paragonabile alle ossa immobili di un dinosauro estinto; ed è oggi solo espressione di un’archeologia industriale sapientemente riutilizzata dall’architetto Richard Haag in seno a un complesso di prati, viali e collinette collegati a un porticciolo turistico.

Da qui le immediate vicinanze della città, sulla sponda opposta, appaiono come edifici affioranti da una foresta. Se per gli amanti del kayak questo è un vero angolo di paradiso, lo skyline di Downtown ci ricorda – a più remota distanza –che ci troviamo ancora a Seattle.

Kerry Park

Il colpo d’occhio cittadino più iconico e ricercato in assoluto resta quello che si guadagna raggiungendo Kerry Park, celebre anche per figurare spesso come sfondo in film e serie televisive.

Kerry Park

Notevole è il richiamo qui esercitato anche dalla scultura astratta in acciaio intitolata Changing Form, alta cinque metri e cava all’interno, realizzata dalla scultrice americana Doris Totten Chase.

Dal belvedere del parco si osserva una particolare angolazione di Seattle, con lo skyline di Downtown che si allunga in prospettiva sul lato sinistro, preceduto da uno spavaldo Space Needle in prima linea al centro della scena; mentre sulla destra è più sinuosa che mai la linea costiera di Elliot Bay.

La mole dell’enorme vulcano si palesa infine sullo sfondo, se si sa scegliere la giusta giornata per solcare da qui gli orizzonti più lontani.

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