Viaggi in Giappone: il segreto ben custodito della regione di Tohoku

A proposito di viaggi in Giappone, il solo pronunciare i nomi di Tokyo, Osaka o Kyoto può stimolare il desiderio di partenza verso questa meta, complice una consolidata familiarità, mediaticamente diffusa, nei confronti di questi nomi in cui spesso sembra riassumersi sbrigativamente tutto il remoto oriente nipponico.

Parlando di viaggi in Giappone, scoprire la regione di Tohoku è un pò come imbattersi per caso nella rivelazione di un segreto ben custodito. Questa regione occupa la parte settentrionale dell’isola di Honshu, la maggiore dell’arcipelago giapponese, e si articola su ben sei prefetture, le vere e proprie entità sottordinate al governo in cui si articola amministrativamente il territorio nel paese del Sol Levante.

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Uno dei viaggi in Giappone più diversificati

Svariate sono le ragioni che potrebbero spingere fin qui un viaggiatore curioso che si chiede cosa vedere di diverso in questo paese: montagne cosparse di località sciistiche, sorgenti naturali di acqua calda con suggestive stazioni termali annesse; una natura ricca di cascate, laghi, ruscelli zampillanti e templi zen tenacemente arroccati a strapiombo. E senza dimenticare le sorprese paesaggistiche che anche la linea costiera è capace di rivelare.

Al di là di straordinarie visite escursionistiche, dotate di ricchezza paesaggistica ma anche storica (con la presenza di diversi siti Unesco), di una gastronomia raffinata e intrigante, e della possibilità di scoprire interessanti festival folcloristici, l’opzione di percorrere con il treno veloce giapponese (lo Shinkansen) un territorio come quello di Tohoku (vasto poco più della metà dell’intera Italia settentrionale) può aggiungere uno speciale senso di immersione dentro scenari naturali già solo durante i trasferimenti, mentre ci si sprofonda nella comodità ed efficienza di questi mezzi di trasporto.

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Il treno Shinkasen ispirato all’uccellino Martin Pescatore

Sendai, il capolugo della regione

A un’ora e mezza di treno veloce da Tokyo, Sendai  è la tradizionale via d’accesso al Tohoku, di cui è la città più grande e vero cuore culturale della regione. Durante queste vacanze in Giappone non devi perdere in città alcune visite a siti collegati alla signoria locale dei Date (il Castello e il Mausoleo della famiglia), risalente alla gloriosa epoca dello shogunato. Tra luglio e agosto c’è anche la possibilità di assistere al prestigioso Festival di Tanabata, ispirato a temi mitologici, immersi dentro uno scenario urbano che si arricchisce di uno stillicidio di festoni, pennoni e altre coloratissime decorazioni.

Ciò che più colpisce di Sendai è la sua capacità di fondere, con un’armonia difficile a spiegarsi, una dimensione pienamente metropolitana (non priva anche di frastuono) con la suggestiva bellezza della natura circostante, che si insinua letteralmente fin nei recessi di un centro abitato che ha ben meritato l’epiteto di “Città degli alberi”.

La Baia di Matsushima

Con un trasferimento di circa mezz’ora appena fuori Sendai, si schiude agli occhi l’incanto della Baia di Matsushima, una delle mete più sorprendenti dell’intero Tohoku. Questa insenatura riesce a raccogliere un ricco e frastagliato mosaico di isolette ricoperte di pini di un verde brillante. Ed è estremamente contemplativo osservarne il contrasto col blu delle acque del mare. Ancor meglio se si riesce a trascorrere sul posto abbastanza tempo da veder mutare i colori, complice un’alba o un tramonto, quando effetti d’ombra e tonalità rossastre del cielo e delle nubi rendono cangiante questo incanto. L’opzione migliore per godere questo spettacolo è quella della crociera, con offerte che variano dai 25 ai 50 minuti di navigazione.

La prefettura di Iwate

Proseguendo verso nord, la prefettura di Iwate si caratterizza – anche per la minor densità di popolazione dell’intera isola di Honshu – per il suo contesto rurale, per le sue risorse paesaggistiche (sia montane, con la possibilità di praticare anche sci e snowboard, sia marittime con coste aspre e frastagliate), per la sua ricca storia, per diversi celebri templi del buddhismo zen e per i suoi rinomati alberi di ciliegio.

La città di Hiraizumi offre in particolare monumenti storici, siti Unesco e alcuni dei più importanti templi zen del Paese; come quello di Chuson-ji o quello di Motsu-ji, ciascuno dei quali custodisce precise sorprese da svelare al momento opportuno agli occhi del visitatore.

La Gola di Geibikei è un altro spettacolare sito da visitare, nel suo contrasto fra la quiete di un’escursione fluviale in barca e la drammatica suggestione delle rocce che precipitano a picco sull’acqua.

C’è solo una struggente alternativa: godersi lo scenario nei mesi più freddi con la supplementare emozione fiabesca della neve, oppure scegliere la bella stagione escludendo così il rischio delle tettoie sulle imbarcazioni che spesso riducono la visione durante la navigazione in presenza di nevicate invernali.

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È proprio in quest’area che si trova una sistemazione caratterizzata per la singolarità e l’eccellenza dei suoi servizi. L’hotel Yamado Inn è capace di abbracciare l’ospite nella pace e nella calma di un’atmosfera montana in cui ogni ansia si estingue, e l’idea del rumore diventa un vago ricordo tra il fruscio e il mormorio dei boschi circostanti. Il minimalismo dello stile giapponese, lungi dall’apparire spartano, offre solo l’occasione per esaltare ogni dettaglio degli arredi e degli ambienti. In questo hotel sono disponibili suite munite di piscine termali con acqua calda naturale in interno, ma prenotabili in aggiunta anche in esterno per bagni diurni e notturni anche sotto la neve, udendo il suono del vicino torrente.

La cucina si presenta di una straordinaria raffinatezza. Per citare solo i piatti di pesce, questi sono assemblati con maestria maniacale; e si avvalgono di un pescato che può oscillare fra la costa orientale (sul Pacifico) e la costa occidentale (sul mar del Giappone). Il tutto arricchito da bevande che spaziano da assortimenti di vini a quelli di sake; e senza dimenticare che il Giappone produce da più di un secolo uno dei più rinomati whisky del mondo.

La refettura di Aomori

Raggiungendo l’estremo settentrione dell’isola di Honshu, si entra nella prefettura di Aomori. Anche qui la bellezza della natura fa da padrona, con le coste che ruotano dal versante orientale sul Pacifico a quello occidentale sul mare interno.

Nell’entroterra di Aomori – a scavalco con la confinante prefettura di Akita – si trovano le acque di ciò che oggi è il lago Towada, sorto circa 2.000 anni fa come caldera vulcanica a 400 metri sul livello del mare e oggi cuore del parco nazionale Towada-Hachimantai. Anche qui il gioco dei colori stagionali invita all’alternativa fra diversi periodi dell’anno, specialmente fra maggio e ottobre. Il lago Towada offre, oltre all’esperienza della crociera, anche una interessante estensione escursionistica lungo il corso di complessivi 14 km del torrente Oirase Keiryu. Tra cangianti acque spumose, apparizioni di cascate e misteriose rocce nude o ricoperte di muschi – il trekking lungo Oirase Keiryu (mediamente accessibile a tutti e comunque graduabile) è un’esperienza di gran suggestione e ritenuta, dagli amanti della natura, perfino un momento di singolare arricchimento energetico.

La prefettura di Yamagata

Spostandoci di qualche centinaio di chilometri verso sud, si entra nella prefettura montuosa di Yamagata. È qui che si trova una nuova gemma capace di attrarre visitatori in virtù di una combinazione di bellezza naturalistica e di significativa espressione della spiritualità giapponese: il tempio buddhista di Yamadera.

Fondato intorno al 1.000 d.c., questo tempio ricevette un nome che sta proprio a significare “tempio di montagna” per la sua collocazione. Si tratta di una delle strutture della massima importanza nel Tohoku, ufficialmente designata “sito storico” (shiseki) e “luogo di bellezza paesaggistica” (meishō). Successivi sviluppi del tempio nel corso della storia – ma anche vere e proprie riedificazioni dovute a distruzioni – hanno determinato una proliferazione di edifici su di un’area che costituisce oggi una vera e propria cittadella incantata, con svariati angoli e siti in cui sostare circondati dalla pace del luogo e da colori mai uguali col passare delle ore del giorno o per la scelta della stagione.

Un meraviglioso belvedere proietta lo sguardo su di una vallata sottostante, dove un gioco di luci e di ombre – insieme a chiazze di vegetazione a toni alterni – danno una scala cromatica di verde molto vistosa sotto il sole forte. Ma anche una giornata di foschia può ripagare con un suo fascino più misterioso e ineffabile.

Occorre percorrere 1.000 scalini dall’ingresso principale alla base del complesso per dare inizio alla visita ma – tra le ricompense annidate più in alto – si potrà osservare anche la statua di Matsuo Bashō, un poeta nazionale risalente all’Era Edo e maestro incontrastato del genere haiku, che nel 1689 soggiornò a Yamadera e trovò qui ispirazione per una delle sue più belle poesie.

La prefettura di Fukushima

Proseguendo ancora verso l’estremo meridione del Tohoku, l’ingresso nella prefettura di Fukushima non dovrebbe assolutamente esimere il viaggiatore da una visita al complesso lacustre di Goshikinuma.

Questi cinque laghi vulcanici sono situati ai piedi del Monte Bandai, al centro del distretto di Bandai-kōgen. Quando questo vulcano eruttò nel 1888, andarono distrutti dozzine di villaggi con circa 500 vittime. All’epoca si formarono centinaia fra laghetti e polle in quello che oggi è il pianoro di Bandai-kōgen, per via dello sbarramento dei fiumi locali da parte della lava che trasfigurò drammaticamente tutto il territorio.

In quelli che oggi si chiamano i Cinque Laghi Colorati, l’eruzione andò a rilasciare dei sedimenti minerali che donano ancora adesso a queste acque una inconsueta diversificazione cromatica, da toni d’azzurro e verdazzurro fino a un profondo blu cobalto; ma senza risparmiare nemmeno il prodigio di un verde che assume talvolta screziature rossastre. Durante una passeggiata di circa quattro chilometri si raggiunge anche un punto di osservazione che consente una panoramica complessiva dei Cinque Laghi Colorati, postazione ideale per salutare nostalgicamente il Tohoku prima di rientrare a Tokyo.

Se stai pianificando un tour in Giappone in gruppo, un viaggio individuale o stai decidendo quale tra i tanti viaggi di nozze intraprendere questo è senz’altro uno dei candidati migliori per varietà di mete e originalità rispetto alle solite e battute mete turistiche.

Tieni bene a mente che i viaggi in Giappone in inverno possono regalarti l’emozione dei suggestivi paesaggi innevati mentre tra marzo e aprile puoi assistere ogni anno alla fioritura dei ciliegi.